( da Wikipedia):
Il 17 settembre 2015 a Santiago del Cile una scossa di terremoto di magnitudo 8.3 della scala Richter ha provocato almeno dieci morti alle otto di sera, ora locale.
L’epicentro era circa 500 chilometri a Nord della capitale. Il sisma pare abbia provocato dieci vittime, una quindicina di feriti e un milione di sfollati. Immediatamente è scattata l’allerta tsunami, poi rientrata in mattinata.
Da alcuni giorni erano stati avvertiti sciami sismici.
La scossa è stata caratterizzata da movimenti oscillatori, e l’epicentro è stato localizzato nella regione del Coquimbo, a circa 400 km a nord della capitale, a soli 11 metri di profondità. La scossa è stata avvertita in varie parti del paese.
Sembrava che dal Pacifico volesse raggiungere persino l’Atlantico, attraversando il continente, visto che i riflessi del sisma sono stati sentiti anche in Uruguay e Brasile. Oltre che in Ecuador e Perù, dove si sono attivate le allerta tsunami.
Il Cile non è nuovo ai terremoti. Ricordiamo uno dei più devastanti, il Terremoto di Valdivia del 1960, conosciuto anche come Grande Terremoto Cileno.
Si è verificato il 22 maggio 1960 alle 14:11 ora locale (19:11 UTC), ed è stato il più potente terremoto mai registrato nella storia, con una magnitudo momento di 9,5. Il suo epicentro è stato localizzato nei pressi di Canete, circa 900 km a sud di Santiago, ma la città più colpita fu Valdivia. Il sisma produsse uno tsunami, con onde alte fino a 25 metri, che colpì diversi stati fino alla sponda opposta dell'Oceano Pacifico, Giappone, Nuova Zelanda! Australia, le Isole Aleutine in Alaska e Hong Kong. Lo stesso fenomeno fu inoltre causa dell'eruzione del Vulcano Puyehue. Il numero esatto di perdite umane e materiali sono sconosciute, ma le stime più credibili parlano di 3.000 morti, più di due milioni di sfollati, e danni tra 400 e 800 di dollari.
Il Grande Terremoto Cileno seguì a un sisma minore, verificatosi il 21 maggio alle 06:02 ora locale, che tagliò le linee di telecomunicazione tra il sud e il resto del paese. Numerose fortificazioni del periodo coloniale spagnolo furono rase al suolo. La subsidenza cambiò la conformazione del suolo, distruggendo edifici, abbassando il letto dei fiumi locali e creando paludi al loro posto. Alcune testimonianze hanno riportato zampilli d'acqua che nascevano dal suolo, e la distruzione degli acquedotti assieme alla contaminazione delle falde determinò una grave penuria di acqua potabile.
La forza del terremoto fu avvertita con maggiore intensità nelle fosse tettoniche, il che spiega perché Valdivia furono colpite con più violenza rispetto a città più vicine all'epicentro. Il terremoto spostò l'asse terrestre di circa 30 centimetri.
da You Tube
Nessun commento:
Posta un commento